Leggendo questo articolo, scritto da una calabrese che parla della sua amata regione, potreste ragionevolmente pensare che sia enfatico in alcune descrizioni. Parto così dicendovi che il sentimento non può non influenzare la mia scrittura. Ciò comunque non toglierà niente all’articolo, che vuole essere una guida per chi ha voglia di scoprire i posti che questa meravigliosa regione custodisce e viverli a 360°.
Vi porterò con me in un viaggio tra posti più o meno conosciuti, ognuno dei quali ha però qualcosa che lo rende unico e speciale. Partiremo dal mare per arrivare alla montagna, visiteremo luoghi che ci incanteranno con la loro storia e mangeremo alcuni piatti tipici squisiti.
I posti più belli da visitare in Calabria
Praia a mare, l’Isola di Dino e l’Arco Magno di San Nicola Arcella
Praia a mare è per me in assoluto il posto più magico di tutta la Calabria, un posto dove perdi la concezione del tempo e dello spazio perché ti ritrovi immerso nella bellezza del suo paesaggio. L’ideale è visitarla al mattino presto quando in spiaggia ci sono solo i gabbiani che scorrazzano felici. Il paesaggio è un tripudio di colori tenui, che creano un’atmosfera calda e rilassante. Sulla spiaggia di Praia a mare si affaccia l’Isola di Dino, un isolotto che nasconde insenature e grotte, tra cui la “grotta azzurra“, che è la più bella e la più grande. Essa deve il suo nome al fatto che la luce del sole fa risplendere le sue acque di un’azzurro brillante e trasparente che permette di vedervi attraverso pesci e piante.
L’isola può essere raggiunta con una delle motobarche che partono dalla spiaggia oppure come abbiamo fatto noi, con un po’ di “olio di ginocchia”, con un pedalò affittato in uno dei lidi che si affacciano sulla spiaggia (vento permettendo). Il vantaggio di andare in pedalò è quello di potersi fermare nelle grotte tutto il tempo che si vuole, mentre andando in motobarca si potrà scendere in acqua soltanto per fare un bagno veloce fuori dalla “grotta azzurra”.
Dalla spiaggia di Praia a mare si raggiunge, con una passeggiata tra le rocce, la bellissima spiaggia dell’Arco Magno di San Nicola Arcella (informatevi prima se è ancora possibile raggiungerla a piedi da lì), un luogo incantevole dove il mare ha scolpito la roccia nel corso di migliaia di anni creando così una serie di suggestive insenature. Al mattino la spiaggia rimane in penombra fin quando, nelle ore più calde, il sole raggiunge un’altezza tale da illuminarla.
Scilla e il borgo di Chianalea
Scilla è uno dei luoghi della mia infanzia, nonché uno dei borghi più affascinanti e caratteristici d’Italia. Con le sue acque incontaminate e il suo scenario mozzafiato, Scilla ricorda un po’ Positano, poiché dalla spiaggia è visibile sia il paesino arroccato sulla parte alta della città sia il castello Ruffo. Il castello Ruffo è un’antica fortificazione costruita per la prima volta nel 493 a.C che merita assolutamente una visita. Si tratta del punto panoramico più suggestivo di Scilla: affaccia sul borgo di Chianalea e sul blu del mare che si estende a perdita d’occhio.
Non si può lasciare Scilla senza visitare il borgo di Chianalea, conosciuta anche come la piccola Venezia del Sud, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul Tirreno e pieno di vecchie case sospese sul mare. Passeggiando tra le sue stradine, accompagnati dal suono del mare che si infrange sulle facciate delle case, si capisce subito perché è considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Non bisogna far altro che perdersi tra i suoi vicoli e lasciarsi incantare dai suoi scorci sul mare. Da non perdere la Scala del Bacio, l’angolo più romantico di Chianalea, nonché uno dei più instagrammabili! La visita però non può ancora ritenersi completa senza essersi fermati al Civico 5 a mangiare il delizioso panino con il pesce spada, tipico del posto.
Se volete trascorrere la notte in un piccolo paradiso a soli 10 minuti da Scilla, il posto che fa per voi è il Blu Infinito b&b, situato in Santa Trada. Il b&b ospita una infinity pool con una vista sul Tirreno e sullo stretto che toglie il fiato, le stanze sono ben arredate e comode e si affacciano su un giardino sempre con vista mare. Io ho amato ogni cosa di questo posto, e mi sento quindi di consigliarlo a chiunque faccia un salto a Scilla.
Pizzo e la Chiesa di Piedigrotta
Sempre sulla costa tirrenica, più di preciso sulla Costa degli Dei, troviamo Pizzo Calabro. Questo bellissimo tratto di costa è caratterizzata da spiagge che si alternano a zone rocciose. Il luogo più affascinante di Pizzo è la Chiesetta di Piedigrotta, che sorge a circa un chilometro dal centro storico. La chiesa affaccia su una spiaggetta caratterizzata da rocce frastagliate che ricordano molto quelle dei famosi paesaggi irlandesi a picco sul mare. Ma ciò che la rende davvero unica è il suo interno: la chiesa è scolpita nella roccia e accoglie decine di statue, anch’esse intagliate nella roccia.
La Chiesa di Piedigrotta inoltre è legata ad una leggenda davvero singolare. Si narra che una nave che attraversava le acque di Pizzo si ritrovò nel mezzo di una terribile tempesta e i suoi marinai pregarono intorno ad un quadro della Madonna e fecero il voto di erigere una chiesa se si fossero salvati. La nave affondò ma i marinai si salvarono così come anche il quadro della Madonna. Fedeli al voto i marinai scavarono una chiesetta nella roccia e vi lasciarono il quadro raffigurante la Madonna. Sul finire dell’800, Angelo Barone, un artista di Pizzo, raggiunse ogni giorno la Chiesetta di Piedigrotta e a colpi di piccone scolpì al suo interno statue rappresentanti la vita di Gesù e dei Santi. Quando Angelo morì, suo figlio continuò la sua opera.
Pizzo è famosa anche per essere la città del tartufo, un delizioso gelato artigianale di forma sferica con un morbido ripieno cremoso e una spolverata di cacao. Si tratta del primo gelato in Europa ad aver ottenuto il marchio IGP. Potete trovarlo in tutte le gelaterie di Pizzo ma io consiglio sempre di provare quello della Gelateria Enrico o della Gelateria Callipo, che sono i più buoni in assoluto.
Concludo così la prima parte del viaggio tra le bellezze della Calabria, ma il viaggio continua nella seconda parte del mio articolo. Per qualsiasi domanda non esitate a commentare qui sotto.