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ITINERARIO PER UN WEEKEND AD AGRIGENTO - Erica Dattola

ITINERARIO PER UN WEEKEND AD AGRIGENTO

La scorsa estate ho scoperto, tramite alcune foto sul web, un posto di cui non sapevo l’esistenza, la Scala dei Turchi, un tratto di costa rocciosa che ha la particolarità di essere di colore bianco e che si trova ad Realmonte, in provincia di Agrigento. E mi ha talmente tanto incuriosita che in due giorni io e il mio ragazzo avevamo già organizzato il nostro roadtrip verso Agrigento, un weekend alla scoperta della Scala dei Turchi e non solo.
Il consiglio è di non partire per questa destinazione nei periodi di alta stagione, perché si rischia di non potersi godere il posto al 100%.
Dopo aver visto foto di gente accalcata sulla Scala nei mesi di giugno e agosto, abbiamo deciso che la metà di settembre sarebbe stato il periodo perfetto per partire.
Dopo qualche ricerca abbiamo trovato altri posti meritevoli di visita e abbiamo organizzato il nostro itinerario.

Scala dei Turchi (Realmonte, Agrigento)

La Scala dei Turchi è stata la nostra prima tappa, dato che alloggiavamo proprio a 5 minuti da questa. Si tratta di una scogliera di marna, una roccia sedimentaria formata da calcare e argilla, dal caratteristico colore bianco, che il vento e l’acqua hanno modellato donandole questa forma a scalinata: un luogo da cartolina, dove il blu del mare cristallino si incontra con il bianco della roccia e la sabbia rossa.
Dopo aver scattato qualche foto, abbiamo percorso la scala e raggiunto la spiaggia vicina e qui abbiamo fatto un bagno al tramonto, che ha reso tutto più magico, tinteggiando di rosa le pareti bianche.

La sera ci siamo fermati a mangiare al Lido della Scala dei Turchi, che si trova proprio a metà del percorso che porta alla Scala dei Turchi scendendo verso la spiaggia, e ci siamo goduti un’ottima pizza con vista sul mare e sulla Scala illuminata dalla luna.
Un altro posto dove potete mangiare, che si trova non molto distante, nel centro di Realmonte, è il Nodo Enogastronomia, dove potrete mangiare del buon pesce sorseggiando dell’ottimo vino.

Punta Bianca (Monte Grande, Agrigento)

Molto simile allo scenario della Scala dei Turchi, Punta Bianca è uno sperone che si protende nel mare. Anche qui è presenta la marna bianca che questa volta ha una forma ad onde. Qui vi sono ancora i resti di un’antica caserma, e più in alto sulla collina si scorge un bunker della seconda guerra mondiale.

Non vi fate scoraggiare dalla strada che occorre per raggiungerla; la strada, che in parte non è asfaltata, vi condurrà in un grande spiazzo dove potrete lasciare la macchina e scendere la collina a piedi per raggiungere la spiaggia.

Riserva Naturale Torre Salsa (Siculiana, Agrigento)

La Riserva di Torre Salsa dovrebbe essere un’area protetta dal WWF, ma in realtà non c’era proprio nessuno a controllare e in più il sentiero che conduce alla spiaggia è veramente terrificante: non vi è alcuna indicazione stradale ed è impossibile da percorrere con la macchina, soprattutto se nei giorni precedenti ha piovuto. È necessario lasciare la macchina all’inizio della strada e camminare a piedi in direzione mare per circa 15 minuti, stando attenti a dove si mette i piedi, perché c’è il rischio di essere risucchiati dal fango! Nonostante ciò devo dire che ne è valsa la pena, perché una volta arrivati in spiaggia sembrava di essere alle Maldive; l’acqua era limpidissima, come non l’avevo mai vista prima d’ora.

Valle dei Templi

Se vi trovate ad Agrigento, non potete non visitare la Valle dei Templi, sito archeologico patrimonio dell’Unesco. Il parco è molto grande, quindi avrete bisogno di mezza giornata per girarlo tutto.
Passeggiare nella Valle dei Templi, vi farà tornare indietro nel tempo, nel periodo in cui proprio lì sorgeva la città greca di Akragas. I templi risalgono al V e VI secolo A.C, quando l’antica città greca di Agrigento era una delle più potenti città del Mediterraneo e la principale città della Magna Grecia.
Il tempio che suscita più stupore è l’imponente Tempio della Concordia (foto a sinistra) che è rimasto quasi intatto e permette di ammirare appieno la bellezza dell’arte greca. 

Erica Dattola

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